RePoPP

Il progetto, nato nel 2016, si propone di avviare un efficiente sistema di raccolta dei rifiuti organici e dei prodotti ortofrutticoli ancora valorizzabili in alcuni mercati cittadini tra cui quello di Porta Palazzo

Il progetto RePoPP - Progetto Organico Porta Palazzo - è nato nel 2016 su iniziativa dell'Assessorato all’Ambiente del Comune di Torino, Amiat Gruppo Iren, Associazione Eco dalle Città e Novamont, con la collaborazione scientifica dell’Università di Scienze Gastronomiche.
Obiettivo del progetto è avviare un efficiente sistema di raccolta dei rifiuti organici e dei prodotti ortofrutticoli ancora valorizzabili nel mercato alimentare di Porta Palazzo, il più grande e culturalmente diversificato della città di Torino, attraverso attività di sensibilizzazione ed educazione alla raccolta differenziata dell’organico, nonché di recupero e ridistribuzione delle eccedenze alimentari.

Ogni giorno, dal lunedì al sabato, gli Ecomori e le Sentinelle dei Rifiuti recuperano le eccedenze alimentari presso i banchi degli ambulanti del mercato, per poi redistribuirle ai bisognosi attraverso l’uso di cassette riempite con un mix di cibo volto a soddisfare, sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo-nutrizionale, il fabbisogno di una famiglia per due giorni.
La raccolta viene supportata da un’attività di diffusione di buone pratiche e dalla distribuzione presso i banchi alimentari di trespoli con sacchi in bioplastica biodegradabile e compostabile Mater-Bi di Novamont.

Nel corso del tempo, il progetto da sperimentale è divenuto sempre più strutturato ed ha anche conosciuto importanti evoluzioni. In particolare, nel 2020 il progetto è stato esteso ad altri 4 mercati cittadini: via Porpora, corso Cincinnato, Borgo Vittoria e piazza Foroni.

Questo progetto ha diverse valenze: ambientale, sociale e comunicativa.
Da un punto di vista ambientale, infatti, permette di evitare lo spreco di moto cibo, contribuendo così alla realizzazione di una vera e propria economia circolare in cui il rifiuto sia sempre di meno. Inoltre, considerando che ogni chilogrammo di food waste produce tra i 2 e i 6 kg di CO2, grazie al recupero si può risparmiare l’emissione in atmosfera di molte tonnellate di CO2.
Da un punto di vista sociale, inoltre, questo progetto coinvolge, nell'attività di raccolta, persone richiedenti asilo che in questo modo hanno una opportunità di lavorare e di integrarsi nel tessuto cittadino.
Questo progetto ha infine una importante componente comunicativa e di sensibilizzazione nella misura in cui il personale che si occupa del recupero dell'invenduto estende l’attività di sensibilizzazione a tutti gli ambulanti presenti, in particolare merceria e abbigliamento, per il corretto conferimento dei rifiuti secondo il regolamento comunale per promuovere la conoscenza del regime sanzionatorio - che prevede anche la sospensione dell'attività dopo ripetute trasgressioni.

In chiave dei 17 SDGs (Sustainable Development Goals) fissati dall’ONU nell’ambito dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, il progetto RePoPP risulta compliant ai seguenti obiettivi:

  • 2 SCONFIGGERE LA FAME - Il cibo ancora edibile viene recuperato e distribuito alle persone più indigenti.
  • 11 CITTÀ E COMUNITÀ SOSTENIBILI - Maggiore pulizia delle aree del mercato e delle strade/Miglioramento della raccolta dei rifiuti.
  • 12 CONSUMO E PRODUZIONI RESPONSABILI - Le caratteristiche di compostabilità del materiale in Mater-Bi permettono di gestire in modo ottimale la raccolta e il recupero della frazione organica.
  • 13 CAMBIAMENTO CLIMATICO - Ridurre lo spreco di cibo comporta una riduzione degli impatti ambientali associati alla sua produzione, distribuzione e smaltimento, fra cui la riduzione dei gas serra.
  • 17 PARTNERSHIP PER GLI OBIETTIVI - Progetto multistakeholder.

Il progetto, fin dalla sua attivazione, ha ricevuto numerosi riconoscimenti nazionali e internazionali a dimostrazione del carattere innovativo di questa iniziativa di economia circolare urbana che negli anni si è confermata esempio virtuoso che riesce a coniugare obiettivi sociali di solidarietà con quelli ambientali della riduzione dei rifiuti organici e del miglioramento della raccolta differenziata nelle aree mercatali.

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