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Taurino Netturbino

Taurino Netturbino è la prima mascotte di Amiat scelta in occasione dell’anniversario per i 50 anni dell’azienda.

Taurino ci accompagna in tutte le iniziative di comunicazione, informazione e sensibilizzazione diventando anche lui portavoce delle iniziative rivolte sia ai dipendenti che ai cittadini di Torino.

Nato dalla matita di Francesco Bastianoni, un dipendente di Amiat, Taurino incarna il valore del radicamento di Amiat nella città: da qui la scelta di utilizzare il toro, simbolo di Torino, vestendolo come fosse un moderno operatore ecologico che tutti i giorni lavora per garantire una città pulita e libera dai rifiuti.

Il colore verde rimanda agli ideali bucolici di ecologia e sostenibilità, i valori che animano le donne e gli uomini che lavorano in Amiat; la simpatia che emana Taurino rievoca la sensazione di vicinanza e di empatia che gli operatori dell’azienda da sempre trasmettono alla comunità locale.

La storia

In occasione delle celebrazione dei 50 anni di Amiat, è stato coinvolto un dipendente Amiat, Francesco Bastianoni, conosciuto disegnatore di fumetti, al quale è stato chiesto di ideare tre personaggi da sottoporre poi al gradimento dei torinesi attraverso una votazione on line.

Dalla sua matita sono nati Apina Ramazzina, Superclean e Taurino Netturbino, ciascuno dei quali incarna un diverso elemento che si ricollega ad Amiat, un valore o un’attività che la caratterizza. Le tre proposte di mascotte, ciascuna disegnata sia in modo statico che dinamico, sono state oggetto di una votazione popolare sul sito de La Stampa.

In tutto sono stati raccolti quasi 6 mila voti durante le due settimane di votazione, e il personaggio risultato vincitore, e che quindi sarà la nuova mascotte aziendale, ha totalizzato circa il 60% delle preferenze.

Apina Ramazzina
Superclean

L'autore

Francesco Bastianoni, classe 1960. Nasce e vive a Torino, dove sin da bambino coltiva il suo amore per il disegno, che sviluppa come autodidatta.

Nella prima parte della vita lavorativa è impiegato nel settore metalmeccanico, sinchè all’età di trent’anni decide di entrare stabilmente come collaboratore della “Sergio Bonelli Editore”, disegnando per la testata “Nathan Never”.

Dopo quindici anni cambia nuovamente vita e pur non abbandonando mai la sua passione per il fumetto, entra a far parte dell’Amiat.

Proprio qui la sua passione per il disegno continua a manifestarsi, sino a realizzare nel 2015 il calendario aziendale, ed in ultimo a realizzare graficamente le tre anime che caratterizzano l’Amiat nel suo Dna.

La prima di queste è quella della città stessa, nella rappresentazione animalista. La seconda è quella tecnologica, raffigurata con il triciclo stradale. E ultima, ma non meno importante, l’anima che veicola i valori più alti ed i principi più sani, incarnata dal superpulitore.