Il porta a porta si estende in nuovi quartieri

28/03/2017

Riparte lo sviluppo della raccolta differenziata porta a porta per estendere il servizio ad altri 68mila cittadini. Lo prevede il Piano di lavoro annuale 2017 tra Città di Torino e Amiat SpA, approvato oggi dalla Giunta comunale su proposta dell’assessora Stefania Giannuzzi. Il servizio permette di raccogliere separatamente cinque diversi materiali: carta, vetro, plastica, organico e indifferenziato.

A partire dall’autunno prossimo i tre quartieri progressivamente interessati saranno:

  • San Salvario, tra corso Vittorio Emanuele II, il Po, corso Bramante, il tracciato di ferrovia tra le Circoscrizioni 1 e 8, corso Marconi e corso Massimo d’Azeglio, con circa 26mila nuovi utenti su una superficie di 2,14 kmq.
  • Vanchiglietta-Borgo Rossini, tra corso Regina Margherita, il Po e corso Regio Parco, circa 3,53 kmq e 24mila abitanti.
  • Nello stesso periodo il porta a porta interesserà anche Santa Rita, tra corso Cosenza, corso Siracusa, via Tirreno e via Gorizia, circa 0,9 kmq e 18mila abitanti.

Con questa estensione, la modalità di raccolta porta a porta sarà estesa al 55 per cento dei cittadini torinesi.

Il Piano di lavoro 2017 pone dunque al centro dell’attività l’estensione e la promozione della raccolta differenziata. Si prevede, infatti, di attivare azioni di comunicazione per intercettare e implementare il quantitativo di rifiuto da avviare a recupero/riciclo sottraendolo dalla quota di smaltimento, con particolare attenzione al miglioramento dei parametri qualitativi. L’obiettivo principale è superare il 65% di RD in tutti i quartieri entro il 2020, come richiesto dall’Unione europea.

Il piano prevede anche di rimodulare il sistema di raccolta nei mercati rionali con l’obiettivo di ridurre i rifiuti prodotti e massimizzare le raccolte differenziate; un abbattimento della frazione indifferenziata comporterebbe un taglio dei costi di gestione dei rifiuti raccolti. Il progetto sperimentale lanciato su «Porta Palazzo» nel mese di novembre 2016 sta confermando l’intuizione che i mercati sono un ambito pregiato di intervento.

Nei mercati è infatti possibile migliorare le raccolte differenziate e attivare politiche di riduzione dei rifiuti; inoltre, sono realtà strategiche per la comunicazione di buone pratiche e di comportamenti virtuosi a tutta la cittadinanza.

Complessivamente, i contenuti del Piano mantengono costante il livello di servizio pur operando una riorganizzazione volta alla riduzione dei costi. Gli investimenti in nuovi servizi saranno assorbiti da Amiat, con una parte coperta da contributi già concessi dalla Città Metropolitana.