Il porta a porta è in arrivo in tre nuovi quartieri

29/03/2017

Dal prossimo autunno e progressivamente saranno tre i quartieri torinesi avviati alla raccolta domiciliare integrata: San Salvario (tra c.so Vittorio Emanuele II, il Po, c.so Bramante, il tracciato di ferrovia tra le Circoscrizioni 1 e 8, c.so Marconi e c.so Massimo d’Azeglio), Vanchiglietta-Borgo Rossini (tra c.so Regina Margherita, il Po e c.so Regio Parco), e infine Santa Rita (tra c.so Cosenza, c.so Siracusa, via Tirreno e via Gorizia).

La nuova modalità di raccolta coinvolgerà 68mila cittadini, portando così a 55% la percentuale dei torinesi serviti dal porta a porta.

Martedì 28 marzo u.s. è stato infatti approvato dalla Giunta Comunale su proposta dell’assessora Stefania Giannuzzi il Piano di lavoro annuale 2017 tra Città di Torino e Amiat SpA, che prevede l’estensione e la promozione della raccolta differenziata nel capoluogo piemontese, oltre che un miglioramento qualitativo delle frazioni raccolte.L’obiettivo principale è superare il 65% di RD in tutti i quartieri entro il 2020, come richiesto dall’Unione europea. In che modo? Differenziando il più possibile le frazioni recuperabili carta, vetro, metallo, plastica e organico, riducendo così i quantitativi di rifiuti non recuperabili. A tal fine verranno anche avviate iniziative di comunicazione volte a sensibilizzare i cittadini a un incremento quantitativo e qualitatitivo della raccolta differenziata.

Il piano prevede inoltre di rimodulare il sistema di raccolta nei mercati rionali con l’obiettivo di ridurre i rifiuti prodotti e massimizzare le raccolte differenziate, azione possibile anche in considerazione dei discreti risultati conseguiti con il progetto sperimentale lanciato su «Porta Palazzo» nello scorso novembre.