Interramento controllato Basse di Stura e recupero energetico del Biogas

L'impianto a interramento controllato di Basse di Stura si estende su una superficie di quasi un milione di metri quadri, con volume complessivo di quasi 20 milioni di metri cubi.

Si tratta della prima discarica italiana dotata di un sistema di gestione ambientale con certificazione UNI EN ISO 14001:2004, considerata fra le più avanzate in Italia e in Europa per il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti indifferenziati.
I vari lotti della discarica sono stati realizzati con le più avanzate tecnologie del settore: una serie di pozzi verticali permette l'estrazione e l'utilizzo del biogas, mentre le strutture di impermeabilizzazione permettono il drenaggio e l'allontanamento delle acque meteoriche.
È inoltre presente un sistema di estrazione del percolato prodotto all'interno della massa dei rifiuti che viene inviato attraverso la rete fognaria all'impianto di depurazione di SMAT.
A salvaguardia della sicurezza ambientale sono stati realizzati dei sistemi di monitoraggio, sia delle acque di falda che del gas di discarica.
Il 2009 è stato l'ultimo anno di attività della discarica: dal 1° gennaio 2010 è stata avviata la gestione "post mortem" del sito, che ha portato al totale recupero ambientale dell'area attraverso la ricostituzione finale della copertura vegetale. Il ripristino ambientale comprende anche la riduzione dell'impatto visivo, attraverso la creazione di barriere arboree lungo il perimetro della discarica, e la messa in sicurezza della vecchia discarica, già riconvertita in area verde (Parco della Marmorina), rimasta in servizio dal dopoguerra fino agli anni '80 e solo parzialmente impermeabilizzata.
Durante la gestione post-operativa della discarica, della durata di circa 30 anni, vengono attuate attività di manutenzione delle opere e dei presidi affinché vengano rispettati i requisiti di sicurezza ambientale.

I rifiuti indifferenziati raccolti da Amiat nella città di Torino vengono attualmente conferiti presso il termovalorizzatore di Torino, che ne valorizza l'energia in essi contenuta, producendo elettricità e calore.

Recupero energetico del Biogas

Dal 1994 Amiat produce energia elettrica attraverso il recupero del biogas della discarica Basse di Stura. Gli impianti si sono sviluppati per fasi negli anni, in virtù della disponibilità crescente di questo gas.
Il biogas è composto principalmente da metano ed è il prodotto della decomposizione della frazione organica dei rifiuti indifferenziati della discarica.
L'impianto di recupero energetico di biogas del sito Basse di Stura si alimenta grazie a una fitta rete di estrazione con pozzi verticali che attraversano tutta la discarica. I pozzi si collegano a una rete di tubazioni in polietilene e stazioni di pompaggio che fanno affluire il biogas verso gli impianti utilizzatori dopo un'opportuna fase di depurazione.
L'impianto di recupero energetico da biogas, oltre a fornire energia elettrica sufficiente a soddisfare il fabbisogno medio di circa 15 mila utenze, consente una drastica riduzione delle emissioni di gas in atmosfera. La produzione del biogas sta continuando anche dopo la chiusura della discarica e continuerà ancora per un periodo stimato di circa 20 anni.
La produzione massima è stata registrata nell'anno 2003. Dal 2011 vi è stato un deciso decremento che prosegue tuttora, determinato dalla chiusura della discarica nel 2009.
Amiat è da sempre orientata verso la valorizzazione delle nuove fonti energetiche e il biogas rappresenta il risultato di anni di intense ricerche sulle energie rinnovabili.
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